
Se ne parla praticamente da che l’uomo ha memoria ma, solo il grande filosofo tedesco L. Feuerbach è riuscito in un’unica frase “L’uomo è ciò che mangia” a dare la giusta importanza al cibo, sostenendo che un popolo può migliorare se migliora la propria alimentazione. Come mai, allora, a distanza di così tanto tempo, abbiamo ancora in tutto il mondo un notevole incremento di malattie dovute ad e una cattiva alimentazione?
È possibile che esistano Paesi in cui si muore dalla fame e Paesi in cui si assiste all’incremento di patologie dovute ad un introito eccessivo di cibo? Ebbene, la risposta potrebbe diventare complessa se volessimo trattare ogni singolo caso, in realtà è molto semplice, poiché alla base c’è un’unica motivazione, ovvero una poca consapevolezza del fatto che il cibo può essere un’arma naturale per prevenire numerose malattie ma può allo stesso modo, diventare un nemico per la nostra salute. Le statistiche più attuali, riportate sul sito dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) evidenziano dati relativi all’eccesso ponderale allarmanti, soprattutto nei Paesi più industrializzati. Ciò che reca maggiore preoccupazione sono i dati relativi all’Obesità infantile, che vede l’Italia, purtroppo occupare uno dei primi posti. Nel nostro Paese le regioni maggiormente colpite sono quelle del Centro-Sud dove il primato appartiene alla Campania immediatamente seguita dalla nostra amata Calabria, dove l’eccesso ponderale riguarda più del 40% del campione, mentre Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige sono sotto il 25%.
Questi dati sono ulteriormente aggravati dal fatto che i nostri ragazzi non riescono a cambiare il loro stile di vita, sedentario, sempre più focalizzato sui social network sempre meno sulla scelta di una adeguata attività fisica. Eppure, è bene ricordare che numerosi studi ed evidenze scientifiche, hanno dimostrato che non esiste alimentazione migliore della nostra “dieta mediterranea” (DM), che riesce a prevenire o comunque tenere sotto controllo malattie croniche quali l’obesità, il diabete mellito, l’ipertensione, le dislipidemie e anche molti tipi di tumori. La DM non è uno specifico programma dietetico, ma un regime alimentare frutto di tradizioni, condizioni socio-economiche e contesto geografico, che viene rappresentata graficamente nella “Piramide Alimentare”, la quale ha subito nel 2007 una modifica, sviluppandosi nella “Piramide Alimentare-Motoria” con lo scopo di evidenziare l’importanza dell’aspetto motorio ormai alla pari di quello alimentare.
Nel Novembre 2010 l’UNESCO ha proclamato questo regime alimentare come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Dunque, perché aspettare di diventare adulti per prendere coscienza di tutto ciò? Insegniamo ai nostri piccoli fin dai primissimi anni di vita ad instaurare un rapporto salutare con la tavola, avvicinandoli il prima possibile allo sport ,elemento fondamentale per il loro corretto sviluppo, perché un bambino sovrappeso e/o obeso sarà un adulto sovrappeso e/o obeso con tutti i rischi che ne conseguono. Nei successivi articoli verranno affrontati in maniera più dettagliata e specifica, i principali punti di una corretta alimentazione adeguata ai diversi stati fisio-patologici, cercando di sfatare alcuni “miti” che spesso pongono le basi per un’alimentazione tutt’altro che salutare.
Dr.ssa Raffaella Aceto
Biologa Nutrizionista
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